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Sudafrica: si riducono le uccisioni dei rinoceronti. Il WWF si congratula per i risultati

Lake Nakuru – Kenya - © Dawn M Carlson

Una buona notizia dal Sudafrica. Diminuisce il numero dei rinoceronti uccisi dal vile bracconaggio in Sudafrica. Si è passati dalle 769 vittime del 2018 alle 594 del 2019. Sono i risultati degli sforzi congiunti di governo, privati, comunità e ONG. Il WWF si congratula con il Ministro Barbara Creecy per aver condiviso i risultati raggiunti da governo, privati, comunità e ONG.

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2 febbraio – Giornata mondiale delle zone umide. Andiamo nelle Oasi WWF

Roma - area umida della Cervelletta

Le zone umide sono gli ecosistemi più a rischio del pianeta, i primi a subire le conseguenze dell’effetto serra, eppure ci difendono da alluvioni e inondazioni, assorbono gas serra e sono i più ricchi in assoluto di biodiversità. Domenica 2 febbraio sarà la loro Giornata: tuteliamole e passiamo questa domenica nelle Oasi WWF.

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La caccia chiude! Occorre più impegno contro i diffusi crimini di natura

La caccia è finita!!

31 gennaio 2020 - La caccia è finita!! Ancora estesa l’illegalità, occorre più impegno contro i crimini di natura e politiche importanti mirate alla tutela della biodiversità. Le 323 guardie WWF in quasi 15.000 ore di servizio hanno rilevato 645 violazioni, 170 delle quali di tipo penale con relativa segnalazione alle Autorità competenti.

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Sabato 25/1 si è svolta la “protesta dei pesci” in decine di fiumi italiani

Un SOS in difesa dei fiumi

Sabato 25/1 si è svolta la “protesta dei pesci” in decine di fiumi italiani, la manifestazione per chiedere al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa il rispetto della Direttiva Quadro Acque, anche quando si tratta di energia idroelettrica. 100 i sit-in e i flash mob in tutta Italia per salvaguardare gli ecosistemi di fiumi e torrenti contro i rischi legati ai troppi progetti idroelettrici incompatibili con la tutela dei corsi d'acqua e della loro biodiversità.

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Sembra una prova d’amore tra Regione Lazio e cacciatori

Caccia nella Regione Lazio

L’amministrazione regionale, che dopo anni di ritardi e di ricorsi ai calendari venatori, non ha ancora approvato la perimetrazione e l’istituzione dell’area contigua sul versante laziale del PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise), pensa bene di introdurre un articolo che di fatto ammette all’attività venatoria, una volta fissato il carico venatorio di 1 cacciatore ogni 40 ettari, anche i cacciatori non residenti nell’area contigua.

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