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Per la Coalizione #CambiamoAgricoltura: serve un Piano Strategico Nazionale

Per l'agricoltura in Italia occorre un Piano Strategico

Dal Convegno “PAC post 2020: verso il Piano Strategico Nazionale”, che si è svolto il 23 gennaio a Roma la Coalizione #CambiamoAgricoltura chiede con urgenza un Piano Strategico Nazionale della Politica Agricola Comune post 2020 in grado di assicurare contributi concreti dell’agricoltura al Green New Deal dell’Unione Europea.

Dal Convegno “PAC post 2020: verso il Piano Strategico Nazionale”, che si è svolto il 23 gennaio a Roma presso lo Spazio Europa gestito dall'Ufficio del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, le Associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica riunite nella Coalizione #CambiamoAgricoltura, con il sostegno della Fondazione Cariplo, hanno lanciato la loro sfida per una agricoltura italiana più sostenibile, resiliente ed equa, in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambiziosi del Green New Deal promosso dalla nuova Commissione UE ed approvato la settimana scorsa dal Parlamento europeo. Il principale strumento in grado di rendere l’agricoltura protagonista del Green New Deal è la Politica Agricola Comune post 2020 che dovrà promuovere e guidare la transizione ecologica dell’agricoltura per contribuire a risolvere le crisi ambientali globali e locali, mantenendo vitali i territori rurali, continuando a garantire la sostenibilità economica per gli agricoltori.

I campi vicini al Tevere all'altezza di Nazzano

Per la Coalizione #CambiamoAgricoltura la PAC post 2020 dovrà essere in grado di assicurare che l'agricoltura svolga appieno il suo ruolo in materia di ambiente, conservazione della natura e contrasto ai cambiamenti climatici, anche grazie alle innovazioni digitali che renderanno più facile il lavoro degli agricoltori, riducendo allo stesso tempo gli oneri burocratici, e sostenendo il ricambio generazionale e la diffusione dell’approccio agroecologico come l’agricoltura biologica e biodinamica. Per questo è necessario che il negoziato in corso del “Trilogo UE” (Parlamento, Consiglio e Commissione) per l’approvazione definitiva entro il 2020 dei nuovi Regolamenti della PAC tenga conto della “road map” per lo sviluppo sostenibile proposta dalla Commissione UE e rafforzata dal voto del Parlamento UE della settimana scorsa. Anche l’Italia dovrà poi fare la sua parte attraverso la redazione del proprio Piano Strategico Nazionale, nuovo strumento contenuto nelle proposte dei Regolamenti al fine di concedere una maggiore sussidiarietà degli Stati membri dell’Unione. Questo documento dovrà indicare il modo in cui ciascun Paese intende conseguire gli obiettivi generali delle politiche per uno sviluppo sostenibile dell’Europa. Nel Piano Strategico Nazionale saranno definiti anche i target intermedi per conseguire gli obiettivi, la cui realizzazione sarà valutata a livello degli Stati membri e verificata dalla Commissione europea in un nuovo esercizio annuale di monitoraggio e revisione.

Nell'ambito della Politica Agricola Comune occorre un Piano Strategico Nazionale

Una sfida per il nostro Paese, che, per espressa richiesta della UE, dovrà prevedere un percorso partecipato con tutti gli attori sociali ed economici interessati, fin dalle sue fasi preliminari dedicate all’analisi del contesto delle necessità a scala nazionale. In Italia questo processo partecipato è solo nelle sue fasi embrionali a differenza di molti altri paesi europei dove il dialogo è già avanzato. Il convegno di oggi ha, quindi, proprio lo scopo di stimolare il dialogo tra le istituzioni e tutti gli stakeholder. I rappresentati delle Associazioni della Coalizione #CambiamoAgricoltura hanno espresso soddisfazione per il recente invito ricevuto dal MIPAFF per un primo momento di confronto, già nel mese di febbraio, ma auspicano che il processo sia il più partecipato e trasparente possibile con il coinvolgimento dei diversi soggetti in tutte le fasi e discussioni sui 9 obiettivi della futura PAC, per un confronto aperto e costruttivo.

Una agricoltura per un cibo naturale senza pesticidi

Serve, quindi, la creazione di un tavolo di lavoro per la redazione del Piano Strategico Nazionale allargato a tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici, rendendo disponibili dati ed informazioni sulle pressioni e minacce che l’agricoltura determina sui sistemi ambientali e sociali, per identificare obiettivi operativi, concreti e misurabili, sui quali sarà valutata non solo l’efficienza nell’utilizzo dei fondi pubblici assegnati all’agricoltura, ma anche la capacità del nostro Paese di accogliere le sfide ambiziose del Green New Deal europeo. La coalizione #CambiamoAgricoltura, nata nel 2017 proprio per seguire il processo che porterà alla PAC post 2020 è sostenuta da oltre 50 sigle tra Associazioni ambientaliste e dell’Agricoltura biologica; la sua cabina di regia costituita da WWF, Lipu, Legambiente, FAI, ProNatura, ISDE, Federbio, AIAB, Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica si è rafforzata dall’inizio del 2020 con le nuove importanti adesioni delle Associazioni nazionali Slow Food Italia, AIDA (Associazione Italiana di Agroecologia) e Accademia Kronos Onlus. Maggiori informazioni sulle attività della Coalizione #CambiamoAgricoltura e sulle proposte per la definizione del Piano Strategico Nazionale della PAC post 2020 sono disponibili sul sito: www.cambiamoagricoltura.it e sulla pagina Facebook. Questo comunicato stampa è inviato a nome della Coalizione #CambiamoAgricoltura