Incendio a Centocelle: continua la minaccia alla salute di Natura e Cittadini
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10 luglio 2022 - Incendio a Centocelle dopo quelli del Pineto e tanti altri, cosa aspettiamo a rafforzare la tutela di parchi urbani e aree protette? Maggini: “Delocalizzare gli impianti di autodemolitori. Andare a fondo circa le cause che hanno favorito la diffusione degli incendi di queste ultime settimane nella Capitale”.
Un incendio di vaste proporzioni quello sviluppatosi ieri a Centocelle, partito dagli autodemolitori lì ancora presenti e che ha messo a rischio persone, abitazioni e preziosi lembi di natura come il Parco Archeologico di Centocelle e il cosiddetto Pratone di Torre Spaccata. “Una questione ancora aperta - dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana - quella degli autodemolitori a Centocelle, che ha mostrato in questa occasione di essere una vera e propria minaccia per la sicurezza della vita dei cittadini, delle loro abitazioni e di preziose aree verdi come il Parco Archeologico di Centocelle e il Pratone di Torre Spaccata. Occorre delocalizzare improrogabilmente gli autodemolitori, chiudendo definitivamente quelli abusivi ed alzando l’asticella, ad oggi troppo bassa, dei parametri che permettano la legittimità ad operare.
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Si tratta di un’attività che può avere impatti importanti sotto il profilo ambientale e guardare al futuro significa aumentare quegli standard che possano garantire salute dell’ambiente e delle persone.” Ieri anche un ulteriore incendio nella Capitale, l’ennesimo di una lunga serie, forse come non mai nel cuore vivo della Capitale. “Occorre andare a fondo - aggiunge Maggini – riguardo le cause che hanno favorito la diffusione degli incendi di queste ultime settimane nella Capitale e certamente il WWF non farà mancare il proprio impegno, anche nelle aule di Tribunale.” Perseguire i responsabili di eventuali atti dolosi è parte del percorso che si rende necessario ma come chiede ormai da tempo il WWF, Roma può ambire ad essere Capitale Europea della Biodiversità. “Investire - conclude Maggini - nella maggiore tutela di aree naturali protette ed aree verdi delle quali la Città è fortunatamente ricca è un passo importante quanto ineludibile. Una tutela attiva significherebbe allontanare quelle minacce che potrebbero generare gravi rischi per la salute dei cittadini nonché per l’integrità del proprio patrimonio, favorirne la fruizione a tutti e dunque permettere di vigilare con continuità.”