“Reti fantasma” della Guardia Costiera: anche il WWF collabora con i suoi subacquei
9 settembre 2020 - Anche il WWF con i suoi SUB è a supporto dell’operazione “Reti fantasma” lanciata dal Comando generale della Guardia Costiera. L’iniziativa è finalizzata a mappare le reti ormai abbandonate e disperse nei fondali marini, dannose per l’ecosistema del Mediterraneo.
È stata lanciata, alla fine della scorsa estate, dal Comando Generale della Guardia Costiera, su indicazione del Ministro dell’Ambiente, l’Operazione Reti Fantasma, una campagna mirata ad individuare e recuperare le reti da pesca abbandonate nei fondali marini e lungo le coste della nostra Penisola. L’attività, in cui sono già impegnati i sommozzatori della componente subacquea della Guardia Costiera dislocati sul territorio nazionale, vedrà scendere in campo anche i volontari del WWF SUB (Sub.wwf.it) che, nell’ambito della Campagna GenerAzioneMare lanciata dall’Associazione, concorreranno nell’attività di mappatura delle reti ormai abbandonate e disperse nei fondali marini, dannose per l’ecosistema del Mare Nostrum.
Le cosiddette “reti fantasma” sono responsabili dell’alterazione dell’ecosistema marino, in quanto disperdono nell’ambiente le microparticelle sintetiche delle quali sono composte, rappresentando per le specie ittiche che vi rimangono intrappolate (fenomeno conosciuto come bycatch che coinvolge non solo pesci, me anche altri animali marini come tartarughe, uccelli e mammiferi marini) dei veri e propri “muri della morte”, sempre più spesso - purtroppo - a danno delle specie marine protette oltre che un pericolo per la sicurezza di subacquei e bagnanti. L'ammontare delle attrezzature da pesca sommerse, in gran parte di plastica, rischia di continuare a crescere a dismisura e le conseguenze sugli ecosistemi marini saranno irreparabili. Il contributo di WWF SUB consisterà nella segnalazione delle reti fantasma alla Guardia Costiera la quale, su incarico del Ministero dell'Ambiente, sta compilando la mappatura nazionale dei rifiuti delle attività di pesca abbandonati sui fondali marini.