Mare-nuvole

Tutela della Natura unico rimedio alla crisi climatica che abbiamo attivato

Nuovo rapporto su clima e natura del WWF

13 dicembre 2019
Il nuovo report Climate, Nature and our 1.5°C Future pubblicato l’11 dicembre scorso dal WWF, indica chiaramente che la natura è parte delle soluzioni alla crisi climatica. Il report sottlinea la necessità urgente per i Paesi di lavorare con le città e le imprese verso una “transizione” per far fronte alle crescenti pressioni del riscaldamento globale.

Ma una leadership forte e un’azione immediata sono necessarie per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e per fermare il cambiamento climatico. Pubblicato dal WWF, il rapporto è una sintesi che riunisce 4 report di riferimento dell’ONU pubblicati lo scorso anno: i 3 report speciali dell’IPCC pubblicati a partire dallo scorso anno e il global assestment dell'IPBES. L’analisi punta i riflettori su un quadro dettagliato di come la natura - ecosistemi e biodiversità - sia colpita dalla crisi climatica, e di come ecosistemi forti e sani arricchiscano la resilienza e quindi aiutino le persone e le comunità ad adattarsi al cambiamento climatico. Il report riconosce il ruolo cruciale di “soluzioni basate sulla natura” come parte della risposta dell’umanità alla crisi climatica perché i rapidi, necessari e profondi tagli alle emissioni da combustibili fossili, sono condizione indispensabile, ma non sufficiente per arrivare nel più breve tempo possibile alle emissioni zero e a una totale decarbonizzazione. La mancanza di ambizione a livello mondiale per affrontare le crisi climatiche e naturali è allarmante e i paesi che partecipano alla COP25 di Madrid devono agire immediatamente per garantire che il riscaldamento globale rimanga entro 1,5°C.

Necessario abbandonare in Italia il carbone prima possibile

La decarbonizzazione profonda e le soluzioni basate sulla natura devono far parte dei piani climatici di tutti i paesi e ci sono buone ragioni per farlo: possono aiutare a mitigare i cambiamenti climatici, ridurre gli associati rischi climatici per le comunità vulnerabili e contribuire a creare un futuro più sostenibile per tutti. Proteggere, ripristinare e gestire gli ecosistemi e la biodiversità è un modo sostenibile per migliorare la resilienza ai rischi del cambiamento climatico e garantire che la terra e gli oceani possano continuare a fornire cibo, acqua e altre risorse vitali alle persone per gli anni a venire. "Non c'è tempo per il dibattito. Solo un drammatico aumento dell'ambizione della nostra risposta collettiva può evitare la crisi climatica in cui ci troviamo- afferma Manuel Pulgar-Vidal, leader globale del WWF per il Clima e l'Energia -. Abbiamo bisogno che la biodiversità sia portata ad un nuovo livello di priorità politica a livello globale, riconoscendo le interrelazioni tra la perdita naturale e il cambiamento climatico e il ruolo fondamentale della natura nel mitigare e nell'adattarsi al riscaldamento globale. Questo è il motivo per cui chiediamo a tutti i governi alla COP25 di aumentare le soluzioni basate sulla natura nei loro piani nazionali per il clima”.

Novembre 2019, acqua alta nell'Oasi WWF di Burano - foto F. Cianchi

Il report dimostra come, salvando la natura, aumentiamo le possibilità di rimanere al di sotto di 1,5°C e miglioriamo l'efficacia dell'adattamento, ponendo le basi per una vita felice, sana, culturalmente arricchita e socialmente connessa. “Da troppo tempo i Governi si comportano come se avessero davanti a loro tutto il tempo del mondo per agire, e cedono a ogni ricatto e dilazione come se non stessimo parlando di salvare il Pianeta come lo conosciamo, nonché la civilizzazione umana – sottolinea, dalla COP25 di Madrid, Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia - C’è bisogno di più leadership reale, non a parole, con una maggiore visione. La natura sorregge le nostre società ed economie ed è il nostro miglior alleato per contrastare i la crisi climatica, ma se si continueranno a bruciare i combustibili fossili sarà come gettare benzina sul fuoco mentre si tenta di spegnere un incendio. La COP 25 deve prendere alcune decisioni tecniche, è vero, ma queste regole devono essere trasparenti e garantire l’integrità ambientale e l’addizionalità reale. Inoltre, vanno gettate le basi, anche formali, per un adeguamento dei piani e degli impegni nazionali (NDC) all’obiettivo comune di limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C”. Nel 2020, i leader mondiali dovranno prendere decisioni cruciali per la natura, il clima e lo sviluppo. Il WWF, con altri, chiede di assicurare un New Deal for People and Nature che riunisca questi problemi correlati, limiti drasticamente le emissioni di carbonio e il riscaldamento globale e inverta la perdita di biodiversità entro il 2030

Gli effetti del cambiamento climatico - Shutterstock