Sabato 21/9: attivisti WWF e studenti insieme per un futuro migliore
La mattina di sabato 21 settembre decine di soci WWF Roma e Area Metropolitana e ragazzi universitari, insieme alle guardie volontarie del WWF, hanno effettuato una straordinaria operazione di pulizia dell’Oasi Urbana del Tevere raccogliendo in modo differenziato la plastica, l’alluminio e il vetro presente nel sito.
“L’Oasi Urbana del Tevere è un luogo unico all’interno del centro storico – dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana - che la natura ha riconquistato, un luogo nel quale sostano tanti animali tra cui un contingente di Nitticore - un piccolo airone - che tutti gli inverni resta nella Capitale.
E’ un’area che merita di essere fruita da tutti i cittadini, in particolar modo dai ragazzi e scuole che qui possono trovare l’occasione di un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Da anni chiediamo il riconoscimento come Monumento Naturale da parte della Regione Lazio e riteniamo sia giunto il momento di un cambio di passo per far si che questa area sia finalmente protetta. Il WWF torna chiederne la tutela con l’obiettivo di garantire a tutti, ai cittadini e ai tanti turisti, di poter godere di questo luogo straordinario”.
Ringraziamo i tanti ragazzi che oggi hanno partecipato a questa giornata di pulizia che sulla scia del movimento lanciato da Greta sono sempre più consapevoli della importanza di un impegno in prima persona. Ragazzi romani e stranieri provenienti da altre università hanno lavorato davvero tanto e a loro rivolgiamo un grazie sincero per l’aiuto concreto che stamattina hanno dato al WWF e soprattutto all’Oasi urbana del Tevere. Un ringraziamento anche al Presidente della Commissione Ambiente della Regione Lazio, Valerio Novelli, che ha partecipato e si è impegnato a sostenere il riconoscimento dell’area come Monumento Naturale.
“Quest’area attende da tempo una soluzione concreta - conclude Maggini - e abbiamo fiducia che questa possa essere la volta buona. Il WWF c’è per fare la sua parte fino in fondo”