Biodiversità e riqualificazione fluviale: il Tevere, uno sguardo al futuro
di Cesare Budoni
Si è svolto il 22 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell'Acqua, il workshop sul futuro del Tevere organizzato dal WWF Roma e Area Metropolitana
Sono intervenuti:
- Andrea Agapito Ludovici – WWF Italia
- Giuseppe Dodaro – Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale
- Gianni Fangucci – Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale
- Matilde Spadaro – Giornalista, già Vice Presidente del Municipio Roma XII
Ha moderato i lavori Raniero Maggini Presidente WWF Roma e Area Metropolitana alla presenza di Valerio Novelli, Presidente della Commissione Ambiente della Regione Lazio. Contributi importanti per proseguire su un cammino di pianificazione urbana che tenga conto sempre e comunque della natura, esaminando il territorio sotto tutti i suoi aspetti di ecosistema, considerando prioritarie le soluzioni che privilegiano il recupero e la manutenzione, portando così verso lo zero un suo ulteriore consumo. In questa ottica, anche rispetto al fiume Tevere, da tutti gli interventi è di nuovo “emersa” la necessità di guardare al futuro, anche prossimo, pensando alla natura, alla riqualificazione del territorio, destinando al passato un approccio tradizionale ormai superato, che ha purtroppo spesso trasformato i nostri fiumi in sistemi "rigidi" coperti di cemento.
Fiumi, fossi, torrenti e canali: queste “vie dell’acqua” necessitano di una attenzione maggiore, non solo come scelta consapevole di tutela ma in più oggi come imposizione per quanto succede a livello di cambiamenti climatici del Pianeta, indotti da errate e reiterate azioni dell’uomo nei decenni passati. In questo contesto, un fiume in buona salute offre grandi garanzie di reazione efficace nel momento in cui si verifichi un evento meteorologico estremo. Nel suo intervento Raniero Maggini ha, tra l’altro, espresso questo pensiero: “Anche dove è presente degrado, cemento, corre l'obbligo di avviare percorsi di riqualificazione, che coinvolgano attivamente i cittadini. Nell'ansa del Tevere di Tor di Valle, ad esempio, il WWF nel 2008 definì con il Municipio Roma XII un progetto che avrebbe reso l'area ampiamente fruibile per tutti e che avrebbe portato nella Capitale l'opera di forestazione urbana più estesa mai realizzata in Italia. Successivamente emerse l'ipotesi dello Stadio, del quale tutti siamo a conoscenza, ultimamente anche per le continue notizie di cronaca. Forse si può ancora guadare al futuro e magari immaginare per l'ansa di Tor di Valle un importante intervento di salvaguardia e riqualificazione."
22/03/2019