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Attacco totale: in Botswana strage di elefanti e in Giappone di balenotteri

Old elephant carcass

Secondo quanto riportato dalla BBC, 87 carcasse di elefanti sono state rinvenute, orribilmente mutilate, nei pressi di una  riserva in Botswana. Il fatto che i bracconieri siano entrati anche in Botswana in maniera così cruenta e letale dimostra che il bracconaggio ha raggiunto livelli di drammatica pericolosità. Allo stesso tempo il WWF denuncia che balenieri giapponesi hanno ucciso più di 50 balenottere minori nell’Area Marina Protetta del Mare di Ross, in Antartide. E questo grazie ad una scappatoia davvero infame!

GLI ELEFANTI
La riserva del Delta dell’Okavango dove sarebbero stati avvistati dal cielo i resti degli elefanti uccisi è stato, fino ad oggi, un vero e proprio santuario per gli ultimi pachidermi africani. In un secolo abbiamo perso più del 90% degli elefanti e quelli che rimangono vanno protetti con assoluta determinazione. Colpisce la notizia, da quello che racconta la cronaca, che la squadra anti bracconaggio del Botswana sia stata recentemente disarmata, rendendo più difficile fronteggiare veri e propri eserciti di criminali organizzati e armati pesantemente per far strage di elefanti e arricchire il traffico di avorio.

Bracconieri stragisti di animali ...

La sopravvivenza degli elefanti deve diventare una priorità di tutti i paesi del mondo, di tutti i cittadini, di tutte le persone che credono che il nostro Pianeta, insieme alla vita che custodisce, vada protetto a partire proprio dagli elefanti. Se non ci riusciamo saremo chiamati a renderne conto ai nostri figli. La scomparsa degli elefanti, così come si sta profilando, rappresenta uno dei crimini più ingiusti ed efferati contro gli altri animali, perpetuato dall’uomo. Ogni anno, il bracconaggio uccide circa 20.000 esemplari di elefanti africani a causa del commercio illegale di avorio, alimentato dalla criminalità organizzata globale e incrementato dalla grande domanda proveniente dai paesi asiatici. Solo negli ultimi dieci anni, gli elefanti africani sono diminuiti di oltre il 20%.

Tutto questo solo per vendere e possedere … avorio!!

La situazione appare ancora più drammatica se si guarda alle foreste africane: in quattro paesi dell’Africa centrale, le popolazioni di Elefante di foresta sono diminuite di circa il 66% negli ultimi 8 anni. Triste il primato alla Selous Game Reserve (inserita dall'Unesco tra le aree World Heritage a rischio) con oltre il 90% degli elefanti sterminati negli ultimi 40 anni a causa dell'aumento del bracconaggio. Qui, la popolazione è passata dai 110.000 agli attuali 15.200 individui.

LE BALENOTTERE MINORI
I balenieri giapponesi hanno ucciso più di 50 balenottere minori nell’Area Marina Protetta del Mare di Ross, in Antartide. E’ la denuncia del WWF in occasione dell’ International Whaling Commission (Commissione baleniera internazionale, IWC) che si è aperta oggi a Florianopolis, in Brasile. Nell’Area Marina Protetta del Mare di Ross la raccolta del krill e la pesca sono bandite.

Minke Whale Thumbnail

Eppure il Giappone è in grado di andare a caccia in questo paradiso della biodiversità antartica, utilizzando una infame scappatoia: le balene verrebbero cacciate "per scopi scientifici", utilizzando in questo modo un "baco" presente nei regolamenti definiti dalla stessa  Commissione Baleniera. Il WWF si sta appellando alla Commissione per la Conservazione delle Specie marine dell’Antartide (CCAMLR) affinchè induca il governo giapponese a porre fine a tale vergognoso escamotage, interrompendo così il massacro delle balenottere minori antartiche (inserite nella lista IUCN delle specie a rischio estinzione) nell’area marina protetta del Mare di Ross e nel più grande santuario delle balene “Southern Ocean Whale Sanctuary”: un'area di 50 milioni di chilometri quadrati che circonda il continente antartico.

Mappa dell'Area Marina Protetta del mare di Ross

Chris Johnson, il Senior Manager del  WWF Antarctic Program ha detto: “Tutti immaginano che l’Area Marina Protetta del Mare di Ross goda di una protezione speciale e che nelle sue acque la straordinaria fauna artica venga protetta dall’impatto devastante dell’uomo. Le persone che in tutto il mondo hanno celebrato questo storico Santuario dell’Oceano non possono che rimanere sconvolte all’idea che all’interno dei suoi confini le balene vengano uccise. Solo l’International Whaling Commission (IWC) può cancellare la scappatoia (ovvero la caccia a fini scientifici) che permette ai balenieri di arpionare le balene in un’area protetta. È necessario che la Commissione per la Conservazione delle Specie Marine dell’Antartide (CCAMLR) assuma un ruolo più attivo al fianco dell’IWC e che intensifichi la sua azione per mettere fine a questo massacro. È assurdo che il Giappone possa entrare deliberatamente in un Santuario dell’Oceano e massacrare le balene” L’area marina protetta del Mare di Ross, una delle più ampie aree protette del mondo (1,55 milioni di chilometri quadrati) è stata creata dalla commissione CCAMLR nel 2016. Questa commissione è composta da 24 Stati membri, inclusi il Giappone e l’Unione Europea.

Balenottera Comune - foto di © Emanuele Coppola WWF

L’Area protetta aiuta a garantire la protezione per migliaia di specie che popolano l’Oceano Antartico tra cui il krill, i pinguini imperatore, le foche di Weddel e diverse specie di cetacei tra cui le balenottere azzurre (il più grande animale del pianeta), le megattere, le orche e le balenottere minori. La Commissione però non controlla la caccia alle balene in questa regione, mentre qualsiasi Paese membro dell’IWC può ottenere un permesso speciale per questa caccia crudele, assurda e anacronistica. Il 31 marzo 2014  la Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito che il Giappone avrebbe dovuto revocare tutti i permessi esistenti per la “caccia a fini scientifici” in Antartide e astenersi dal concedere nuovi permessi. In risposta, il Giappone si è auto-rilasciato un nuovo permesso speciale chiamato NewRep-A che consente ogni anno, fino al 2027, l'uccisione di 333 balenottere minori antartiche. Il WWF è venuto a conoscenza di questa orrenda e ingiustificabile caccia alle balene realizzata dal Giappone nelle acque protette del Mare di Ross per ben 5 settimane, analizzando un documento del comitato scientifico dell’IWC. La mappa mostra l'attività di caccia alla balena perpetuata dalle baleniere giapponesi nella zona di protezione generale (GPZ) dell’area marina protetta, tra il 22 gennaio e il 28 febbraio 2018, appena due mesi dopo l’entrata in vigore dei vincoli di protezione.

Balenottera Comune - foto di © Emanuele Coppola WWF

Un vero e proprio crudele smacco agli sforzi dei tanti paesi che si stanno impegnando per proteggere la fauna minacciata dell’Oceano Antartico. All'interno di questa zona tutte le attività di pesca sono  limitate per proteggere gli habitat importanti per le specie di invertebrati, uccelli, pesci e mammiferi marini. I punti rossi mostrano le posizioni di avvistamento delle balenottere minori antartiche prima che venissero uccise. Le linee sono i percorsi di ricerca di tre baleniere giapponesi. Il WWF collabora con ricercatori che progettano e implementano metodi non letali per studiare le balene. All'inizio di quest'anno, la prima "cam delle balene" è stata fissata su una balenottera minore antartica da Ari Friedlaender e dal WWF per studiare il comportamento alimentare di questa specie.
A proposito dell’ Area Marina Protetta del Mare di Ross - Ventiquattro paesi e l'Unione europea sono membri della Commissione per la Conservazione delle Specie marine dell'Antartico (CCAMLR) che si propone di conservare e preservare la vita marina antartica. Nell'ottobre 2016, dopo quasi 10 anni di trattative, la stessa Commissione ha creato l'AMP del Mare di Ross,  la più grande area marina protetta del mondo, entrata in vigore il 1° dicembre 2017. Anche il Giappone ha votato in suo favore - www.wwf.it/cetacei/