Continuano! A Trento si accaniscono su orsi e lupi…
Il WWF chiede al Governo di impugnare la legge approvata dalla provincia di Trento su possibili abbattimenti di orsi e lupi che rappresenta un atto grave contro la Costituzione e contro il buon senso. La fauna è un bene indisponibile dello Stato e quindi di tutti e nessuno può compiere atti così gravi in autonomia.
Il Consiglio provinciale di Trento ha approvato ieri a larga maggioranza un disegno di legge che prevede il via libera a possibili abbattimenti di lupi ed orsi, bypassando il parere del Ministero dell’Ambiente. Sembra avere le stesse intenzioni la Provincia di Bolzano, orientata a varare a breve un atto-fotocopia. Questi provvedimenti sono un precedente gravissimo. La fauna, secondo la Costituzione, è un bene indisponibile dello Stato e la gestione delle specie più importanti e minacciate va fatta almeno su base nazionale avendo una visione complessiva e non localistica, tanto da essere regolata da Direttive Europee ed internazionali.
Lasciare che la Provincia di Trento si arroghi il diritto di gestire in totale autonomia orsi e lupi, che sono un patrimonio di tutti i cittadini, sarebbe come se fosse consentito alla Regione Lazio di decidere con una legge regionale di provare a risolvere i problemi del traffico prendendo in considerazione l’ipotesi di abbattere il Colosseo, un patrimonio di tutti gli italiani o meglio un patrimonio dell’umanità, per edificare un parcheggio. La volontà di avere “mani libere” per abbattere i pochissimi orsi e lupi presenti in provincia di Trento non ha alcuna giustificazione scientifica, economica e men che meno sociale.
Il WWF si aspetta che il Governo di impugni immediatamente questo provvedimento e (ove venisse approvato) quello della Provincia Autonoma di Bolzano davanti alla Corte Costituzionale: si tratta di un atto necessario, non solo per far rispettare le competenze costituzionali, ma per tutelare in modo pieno e concreto un patrimonio comune che appartiene tutti gli italiani. La convivenza con i grandi carnivori si garantisce solo con una corretta informazione e soluzioni concrete per la prevenzione dei danni, su cui la Provincia di Trento sta, in realtà, lavorando efficacemente, mentre quella di Bolzano non ha finora mosso un dito. È assurda e ingiustificata questa iniziativa isolata da parte delle province autonome di Trento e Bolzano, che solo pochi mesi fa hanno bloccato l’approvazione di un Piano nazionale di gestione del lupo che aveva ricevuto l’avvallo della larga maggioranza delle regioni e che avrebbe fornito strumenti utili e fondi per la gestione di questo grande carnivoro.
Si deve purtroppo costatare che sulla gestione di lupi e orsi, continua ad essere totalmente ignorata la voce dei cittadini che più volte, tramite petizioni lanciate anche dagli stessi assessori provinciali, hanno chiesto di non utilizzare metodi cruenti per la gestione delle due specie. L’autonomia dovrebbe rendere più efficace la tutela e non può abbassarne il livello: se questi devono esserne gli effetti, occorre forse riconsiderarla nelle sue fondamenta. Evidentemente non è bastata la recente sentenza della Corte dei Conti, che ha condannato l’ex assessore alle foreste della Provincia di Bolzano e il dirigente dell’Ufficio caccia al risarcimento di oltre 1 milione di euro per avere autorizzato in passato la caccia a specie protette. Il WWF provvederà quindi a segnalare questo nuovo caso alla stessa Corte dei Conti.