Il WWF scrive alla Sindaca Raggi in merito al progetto Stadio
In merito al progetto per il nuovo stadio della Roma il WWF Roma e Area Metropolitana scrive una lettera aperta al Sindaco Virginia Raggi. L’aspetto che all’Associazione interessa evidenziare è legato alla deroga urbanistica voluta dall’Amministrazione capitolina al fine di consentire una trasformazione che da sempre indichiamo come fortemente insostenibile.
LETTERA APERTA
Gentile Sindaca,
interveniamo in merito alla vicenda dello “Stadio della Roma”, oggi e non prima, per cercare di ragionare al netto dell’emotività generata dalle prime notizie di cronaca. L’aspetto che interessa evidenziare in questa sede è legato alla deroga urbanistica voluta dalla Sua Amministrazione al fine di consentire una trasformazione che da sempre indichiamo come fortemente insostenibile. Si tratta di una operazione che non chiede una semplice variante al PRG, ne comporta uno stravolgimento sostanziale, proponendo una parte di città di vecchia concezione, monofunzionale e indifferente al consumo di suolo. L’area in oggetto è come noto l’ansa di Tor di Valle, un’area estremamente delicata sotto il profilo ambientale, paesaggistico ed idraulico. Ancora una volta ci siamo trovati di fronte ad una scelta che prescinde dal merito, dall’opportunità dell’intervento e dalla vocazione del territorio, che nasce da spinte diverse che allontaneranno ulteriormente Roma dai nuovi paradigmi della città europea. Nello spirito che caratterizza il nostro operato, affrontammo queste considerazioni in un articolato documento - era il 2015 - poi trasmesso all’Amministrazione, certi di poter contribuire costruttivamente al dibattito attorno allo “Stadio”. Tuttavia, come troppe volte già accaduto nella Capitale, non c’è stata capacità d’ascolto e potremmo pensare allo stato attuale, forse, neanche l’intenzione. I fatti di cronaca appaiono essere un segnale per la Sua Amministrazione a non operare forzature su strumenti complessi come quelli in materia di pianificazione urbanistica, di non allargare le maglie sino a banalizzare regole pensate nell’interesse di tutti. Sono scelte queste infatti che ancora una volta sembrano dimostrare come possano favorire forti vulnerabilità o forse, più semplicemente, come da queste ultime vengano generate. Ma vogliamo credere che ci sia ancora spazio per rimettere al centro il benessere del territorio e dei cittadini, che la politica nella Capitale possa voltare pagina e tentare di tracciare un segno nuovo. Per farlo occorre un gesto coraggioso - per noi ineludibile - occorre ritirare il progetto e iniziare a scrivere uno nuovo capitolo nel governo di una città che deve dimostrare di essere capace del proprio valore.
Cordialmente
Raniero Maggini
Presidente WWF Roma e Area Metropolitana