Bilancio europeo: i leader U.E. devono mettere la sostenibilità al centro
Bilancio europeo, secondo il WWF il 50% per natura e clima. "I leader U.E. devono mettere la sostenibilità al centro".
Mentre i capi di Stato e di governo dell’Unione europea si preparano a riunirsi oggi a Bruxelles per discutere le priorità del prossimo bilancio europeo, il WWF chiede un chiaro impegno per integrare la sostenibilità a lungo termine in tutte le linee di bilancio. “Il prossimo bilancio sarà una cartina di tornasole della volontà dell’UE di rispettare i propri impegni internazionali in materia di clima, ambiente, biodiversità e sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Andrea Kohl, direttore WWF European Policy Office. “Per raggiungere questi obiettivi è necessario un riequilibrio degli aspetti ambientali, sociali ed economici, integrando la sostenibilità in tutti i programmi e gli strumenti finanziari principali: per questo chiediamo un obiettivo di spesa obbligatorio del 50% per clima e natura”. Il WWF critica il fatto che nell’attuale bilancio dell’Unione Europea gli aspetti economici vengano prima delle questioni sociali e ambientali, il tutto combinato con una mancanza di coerenza delle politiche tra i diversi settori. Tutti i programmi e gli strumenti di finanziamento del nuovo bilancio dovranno essere allineati agli impegni internazionali come gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, l’accordo di Parigi sul clima e la Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica (CBD).
Il WWF chiede ai leader UE anche una progressiva eliminazione delle sovvenzioni dannose per l’ambiente e l’incremento delle risorse per il Programma LIFE, unico strumento finanziario europeo per la conservazione della natura: bisogna passare dallo 0,3% di oggi ad almeno l’1% del budget totale. Il dibattito dei leader dell'UE arriva proprio il giorno dopo il voto della commissione del Parlamento europeo per il futuro bilancio dell'UE in favore dell’aumento delle spese per le azioni sul clima, la conservazione della natura e altre misure ambientali. “Il WWF Italia auspica che il nuovo governo che uscirà dalle elezioni del 4 marzo assuma l'impegno di operare per garantire un bilancio UE post 2020 che metta al centro la sostenibilità ambientale, il contrasto ai cambiamenti climatici e la difesa della biodiversità – ha detto Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia - Il dibattito politico sul futuro dell'Europa è centrale soprattutto sui temi che coinvolgono la qualità della vita e il benessere dei cittadini europei". Proprio nei giorni scorsi il WWF ha lanciato in Italia la “sua” campagna elettorale per mettere finalmente l’ambiente al centro della politica, chiedendo ai cittadini di votare per il lupo, i parchi, la bellezza, l’acqua: www.wwf.it/elezioni2018
Cosa chiede il WWF:
- Pieno allineamento con gli impegni internazionali in materia di clima, biodiversità e sviluppo sostenibile come l’Accordo di Parigi sul clima, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) o la Convenzione sulla diversità biologica (CBD);
- Lo stop alle sovvenzioni in favore di attività nocive per l’ambiente, la biodiversità o le risorse naturali come previsto nella tabella di marcia per un’Europa efficiente sotto il profilo delle risorse. In Italia il riferimento è il catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi (Ministero dell’Ambiente: http://bit.ly/2GCKC6o);
- Equilibrare le domande economiche, sociali e ambientali includendo un obiettivo di spesa obbligatorio del 50% per il clima e l'ambiente, nonché l'integrazione delle condizionalità ex ante e l'assegnazione vincolante per il clima, la conservazione della natura e le misure ambientali per tutti gli strumenti programmatici e di finanziamento;
- L’aumento dei finanziamenti per lo Strumento finanziario per l’ambiente (LIFE) dallo 0,3% attuale ad almeno l’1% del bilancio totale: la valutazione a medio termine ha dimostrato che LIFE è efficiente e offre un buon rapporto costi-benefici.
Raccomandazioni per politiche e strumenti settoriali specifici:
- Riformare la Politica agricola comune (PAC) verso una politica agricola equa, efficace ed efficiente che abbia come obiettivo centrale la transizione verso sistemi alimentari e agricoli sostenibili in Europa; almeno il 50% dei fondi della PAC dovrebbe essere destinato al finanziamento di azioni legate al clima, all’ambiente e alla conservazione della natura;
- I principi dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile devono guidare l’uso degli Aiuti pubblici allo sviluppo (APS) nel prossimo QFP, tra cui l’integrazione del clima e dell'ambiente negli strumenti di finanziamento esterni dell'UE e il sostegno alla protezione della biodiversità nei paesi in via di sviluppo;
- Assegnare almeno lo stesso ammontare di finanziamenti (6,4 miliardi di euro) al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) e garantire che tutti siano adeguatamente utilizzati dagli stati membri. Gli aiuti finanziari dovrebbero essere subordinati alla gestione sostenibile dell'ambiente marino;
- Strumenti di finanziamento come il Fondo di coesione europeo (CF), il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) dovrebbero prevedere obiettivi su clima e ambiente. I progetti infrastrutturali sostenuti da finanziamenti dell'UE non devono compromettere gli obiettivi climatici e della biodiversità;
- Estendere il meccanismo del Connecting Europe Facility (CEF) per includere e fornire un sostegno finanziario a una rete transeuropea per le infrastrutture verdi (TEN-G) che assicuri connettività e ripristino degli habitat e dei servizi ecosistemici in aree prioritarie UE;
- Facilitare una transizione giusta verso una società a basse emissioni di carbonio, ad esempio attraverso un sostegno finanziario personalizzato a comunità e famiglie, sostenendo le regioni che dipendono ancora dal carbone per superare la sfida di trasformare le loro economie.