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7 e 8 novembre: due giornate di studio dedicate al racconto dell'Oasi Urbana del Tevere

Attivisti WWF Roma e Area Metropolitana al lavoro per le due giornate

Primo appuntamento presso Roma TRE – Via Milazzo 11/B il 7 novembre alle ore 9.30 aula “Claudio Volpi” (vedere locandina del programma all’interno). PRENOTAZIONI E ISCRIZIONI

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Nate sulla scia dell’ultima edizione del Corso di Master di primo livello, “I percorsi dello storytelling, Teorie, tecniche e contesti della narrazione” diretto dalla Prof.ssa Barbara De Angelis, le due giornate di studio che si terranno i prossimi 7 e 8 novembre, eleggono l’Oasi Urbana del Tevere come caso studio. L’Oasi Urbana del Tevere è un tratto cittadino del Fiume che presenta caratteri propri dell’ambiente fluviale, quali salici e pioppi, come pure delle suggestioni date dal contesto, le palme ad esempio cresciute all’ombra del Ministero della Marina Militare. Ma l'emozione più grande è sicuramente accorgersi di camminare lungo un percorso pervicacemente riconquistato dalla natura. Anche qui il Tevere è stato trasformato ma il Fiume non ha voluto dimenticare: le piene e l'opera costante delle acque hanno riportato sedimenti che negli anni hanno accumulato uno strato importante, sufficiente per diventare dimora di piante ed animali.

Una immagine del Tevere durante la piena

“Una vera e propria Oasi - dichiara Raniero Maggini, Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana che seguirà tutti i lavori e la visita didattica - nel cuore della Capitale, che sin dalla fine degli anni ’80 ha meritato l’attenzione del WWF che se ne prese cura e che impedì drastici interventi che ne avrebbero compromesso l’integrità. Un’area divenuta col tempo vero e proprio rifugio per tanti animali, si pensi alla Nitticora, un piccolo airone, che nell’Oasi sverna con un contingente tutti gli anni.”  Un’area d’interesse ambientale e sociale che ha tuttavia pagato un tributo alla distanza che i muraglioni hanno creato tra la Città e il suo Fiume, favorendone spesso un uso improprio e non sostenibile. Un luogo oggi violato che può e deve tornare pienamente fruibile, luogo ricreativo, educativo e lavorativo per quelle professionalità dedicate alla natura delle quali la Capitale ha grande bisogno.

Visuale del Tevere da Testaccio

“Da tempo - conclude Maggini - il WWF chiede per l’Oasi Urbana del Tevere l’istituzione di un Monumento Naturale, un’area protetta che potrebbe beneficiare dell’opera di controllo di personale specializzato, garantendone la fruibilità. La presenza di scuole, turisti e singoli cittadini farebbe, farà poi la differenza. Lo scorso giugno il Consiglio del Municipio Roma II ha approvato una mozione indirizzata al Presidente della Giunta Regionale proprio per rinnovare la proposta di Monumento Naturale e siamo fiduciosi che la crescente attenzione che il luogo sta meritando possa presto consentire di vincere una scommessa che vanta ormai una lunga storia.”   

Programma della due giorni e modalità di prenotazione