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2 febbraio Giornata Mondiale delle Zone Umide tesoro ambientale da tutelare

Area umida Cervelletta a Roma

1 febbraio 2025 - Ogni anno il 2 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide: anche loro contribuiscono al nostro benessere. Maggini: “Occorre garantire la salvaguardia della risorsa idrica e dei sistemi naturali che da essa dipendono.” Mattias: “Tutelare le zone umide dove vivono specie minori di anfibi è una priorità”. “PROTEGGERE LE ZONE UMIDE PER IL NOSTRO FUTURO COMUNE” questo il tema individuato per la Giornata Mondiale delle Zone Umide 2025.

“La correlazione tra salute degli ecosistemi e salute umana – dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana - è sempre più evidente, come anche i disagi che progressivamente la crisi climatica genera nelle vite di tutti noi. Dobbiamo avere cura di questi preziosi ecosistemi, scrigni di biodiversità e capaci di erogare servizi fondamentali per l’ambiente e chi lo popola, compresa la nostra specie.”

Visuale lago di Nemi - foto G. Mattias

Il WWF Roma e Area Metropolitana è tornato proprio nei giorni scorsi a porre l’accento su un’area di particolare rilievo naturalistico all’interno del territorio della Città Metropolitana: i Laghi Albano e di Nemi, che, corre l’obbligo di ricordare, sono inseriti, in ragione del loro valore, all’interno del perimetro del Parco Naturale Regionale Castelli Romani.

Visuale del lago Albano - foto C. Budoni

“Osserviamo con apprensione – aggiunge Maggini - la drammatica crisi idrica legata all'abbassamento della falda del complesso dei Laghi dei Colli Albani, aderendo convintamente all’azione delle organizzazioni attive sul territorio. Occorre porre un freno al consumo di suolo, investire nell’ammodernamento delle reti di distribuzione per contrastare gli sprechi dell’acqua dovuti a perdite di entità inaccettabile, razionalizzare i prelievi sia pubblici che privati, con particolare attenzione ai settori industriale ed agricolo. La siccità non può essere affrontata sistematicamente aumentando i prelievi ma con misure urgenti che garantiscano la salvaguardia della risorsa idrica e dei sistemi naturali che da essa dipendono.”

Il lago naturale di Roma all'interno dell'area ex-Snia zona largo Preneste - foto S. Gizzi

Contestualmente il WWF monitora da tempo le piccole zone umide diffuse nel territorio della Città Metropolitana, consapevole della loro preziosa funzione sia ai fini della tutela della biodiversità sia in termini di adattamento ai cambiamenti climatici (ad es. raccogliendo le acque delle piogge intense e restituendo vapore acqueo durante le giornate più calde dell’anno, attenuando il crescente fenomeno delle isole di calore nei luoghi densamente urbanizzati).

La Mola con piccola cascata all'interno del Parco di Vejo - foto G. Mattias

“I cambiamenti climatici in corso impongono di prestare un’attenzione particolare alla conservazione e alla gestione delle zone umide, che da sempre sono considerate hotspot di biodiversità. Nell'area romana il WWF monitora da anni la situazione delle zone umide minori. La tutela degli habitat in cui vivono specie minori di anfibi, pesci, rettili ed invertebrati, obbligati dal loro ciclo vitale agli ecosistemi igrofili, deve essere prioritaria.” conclude Giovanni Mattias Vice Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana

Nella mattinata del 2 febbraio molte associazioni si sono date appuntameto al lago Albano

Per approfondimenti
https://www.isprambiente.gov.it/it/news/giornata-mondiale-delle-zone-umide-2025