21 e 22 marzo Giornate mondiali di foreste e acqua
20 marzo 2024 - Il 21 e 22 marzo prossimo si celebreranno le Giornate mondiali di Foreste e Acqua, fondamentali per garantire gli equilibri globali. Maggini “La salvaguardia delle risorse naturali è urgente anche nelle nostre città. I cambiamenti climatici sempre più impongono un’attenzione alla conservazione di risorse naturali imprescindibili per garantire la vita sul pianeta".
Tornano due importanti appuntamenti voluti dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per celebrare due risorse fondamentali: il 21 marzo la giornata mondiale delle foreste e il 22 marzo la giornata mondiale dell’acqua. “I cambiamenti climatici - dichiara Raniero Maggini Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana - sempre più impongono un’attenzione alla conservazione di risorse naturali imprescindibili per garantire la vita sul pianeta quali foreste ed acqua. Acqua che già oggi appare come fattore determinante per gli equilibri geopolitici.” Purtroppo però gli habitat dei bacini idrografici sono in condizioni estremamente critiche, basti pensare che solo tra il 1970 e il 2012 abbiamo perso l’81% della fauna selvatica d’acqua dolce.
La distruzione delle foreste e, conseguentemente, il loro importante ruolo nel ciclo dell’acqua e nei sistemi idrogeologici, rafforza la portata e l’intensità di alluvioni, dei dissesti, della desertificazione e della siccità. E nelle grandi aree metropolitane ad aggravare la pressione sugli habitat e le risorse naturali incide pesantemente il consumo di suolo. I fenomeni di urbanizzazione avvengono infatti con sempre maggiore intensità ai margini della città consolidata e in contesti agricoli e naturali ad elevata valenza ecologica.
DAL RAPPORTO SNPA 38-2023 - Roma Capitale è il comune con il consumo di suolo più elevato anche nel 2022 (Figura 12, Figura 13, Figura 19), ma la tendenza alla riduzione, che sembrava essersi innescata nel periodo precedente, quest’anno subisce un’inversione di tendenza e la crescita delle superfici artificiali raggiunge livelli mai registrati prima, attestandosi a 124 ettari di nuovo consumo di suolo netto. La quasi totalità dei cambiamenti di estensione maggiore di un ettaro si concentrano nel quadrante Sud-Ovest. A conferma della tendenza degli anni precedenti, più del 67% dei nuovi cambiamenti è riconducibile a cantieri o aree sterrate, circa il 17% invece ad aree estrattive; il restante si divide prevalentemente tra aree pavimentate o comunque impermeabili (8%) ed edifici (4%). “Roma - aggiunge Maggini - purtroppo non fa eccezione ed anzi vanta un triste primato nazionale in materia di consumo del suolo. Per il WWF, Roma potrebbe ambire ad essere Capitale europea della biodiversità, in ragione dello straordinario patrimonio naturale che può ancora oggi vantare, ma troppo spesso le scelte operate dall’Amministrazione comunale privilegiano l’ulteriore trasformazione del territorio, chiedendo non solo un sacrificio di territorio libero ma aumentando la richiesta di servizi e di risorse naturali, quale la preziosissima acqua.
” Anche alla scala regionale molte le contraddizioni che si manifestano in modo sconcertante con l’autorizzazione di progressivi aumenti di prelievi come risposta alla siccità, impoverendo pericolosamente i nostri fiumi. "Benché il Lazio vanti ampie superfici boscate – dichiara Giampiero Cammerini Delegato del WWF Italia per il Lazio - che tramite la ritenzione, l'immagazzinamento ed il regolare rilascio di acqua assicurano la fornitura di questa importante risorsa per gli usi irrigui e potabili, i cambiamenti climatici e il consumo poco responsabile di questo prezioso bene naturale mettono in pericolo i già vulnerabili sistemi fluviali, oggetto di ulteriori captazioni che rischiano di ridurre la loro portata idrica al di sotto della soglia del "minimo deflusso vitale" (come nel caso del sistema acquedottistico del Peschiera-Le Capore) compromettendone definitivamente la loro funzione ecosistemica".
Il WWF Roma ed Area Metropolitana, a titolo di esempio concreto di azioni in area urbana, celebrerà le giornate dedicate a foreste ed acqua sostenendo la legittima richiesta dei cittadini romani di salvaguardare il “Pratone di Via Teulada”, all’interno della Riserva Naturale Regionale di Monte Mario, che rischia di essere coperto di cemento anziché, come l’urgenza climatica imporrebbe, recuperarne appieno la funzionalità ecologica. Il WWF sarà con comitati e associazioni del territorio al Pratone di Via Teulada la mattina del 24 marzo per svelare la Natura che un’area al centro della Città può ospitare esaltando le strette connessioni con le emergenze che viviamo alla scala globale.