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La conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP28: pianeta Terra in ginocchio ma non perduto

foto © Staffan Widstrand - Wild Wonders of China - WWF

16 dicembre 2023 - I Paesi concordano di transitare fuori dai combustibili fossili ma nel testo sono comunque presenti trappole e false soluzioni dettate proprio dagli interessi fossili
La conclusione di questa COP28 di Dubai potrebbe in ogni caso essere un momento significativo per l'azione globale per il clima: i Paesi presenti al vertice delle Nazioni Unite sul clima hanno concordato di “transitare fuori dai combustibili fossili” però non si sono impegnati per la completa eliminazione di carbone, gas e petrolio.

Manuel Pulgar-Vidal, responsabile globale del clima e dell'energia del WWF e presidente della COP20, ha dichiarato: "La Terra come la conosciamo è in ginocchio ma non è spacciata, dato che i Paesi alla COP28 hanno concordato di transitare fuori dai combustibili fossili, ma non si chiede ancora la completa eliminazione del carbone, del petrolio e del gas. Tuttavia, la decisione di abbandonare i combustibili fossili rappresenta un momento significativo. Dopo tre decenni di negoziati sul clima delle Nazioni Unite, i Paesi hanno finalmente spostato l'attenzione sui combustibili fossili inquinanti, che causano la crisi climatica. Questo risultato deve segnare l'inizio della fine dell'era dei combustibili fossili”.

foto © Nicolo Razeto - WWF

Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia ha affermato: “Il testo finale rappresenta un miglioramento rispetto all’ultima versione, che era inaccettabile, anche se è ancora molto permeato e influenzato dalle lobby fossili e da quelle delle false soluzioni (nucleare, cattura e stoccaggio del carbonio). Pessima la menzione dei combustibili per la transizione, una transizione che gli interessi del gas tendono a rendere infinita ed enormemente più dispendiosa, proprio perché consistenti fondi tengono in piedi il sistema fossile. Controproducente anche l’inclusione di nucleare e cattura e stoccaggio del carbonio, elencati come tecnologie a zero e a basse emissioni. Il testo finale invita tutti i Paesi a seguire la scienza del clima dell’IPCC e afferma l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, ma le indicazioni della decisione non sono in linea con questo obiettivo.

foto Chris Linder - WWF US

Per un pianeta vivibile abbiamo bisogno della completa eliminazione di tutti i combustibili fossili e della transizione verso un futuro di energia rinnovabile nonché a un sistema votato a risparmiare energia e risorse e a usarle nel modo più efficiente possibile. Nel testo sentiamo ancora gli interessi non solo dei Paesi produttori di idrocarburi, ma soprattutto delle potenti compagnie occidentali, incluse le nostre, che i combustibili fossili li estraggono, gestiscono e vendono, insomma di coloro che cercheranno di farci comprare, a caro prezzo, sino all’ultima goccia di petrolio e molecola di gas naturale. La vera riflessione da fare, al più presto, è capire come rendere molto più influenti coloro che tutelano gli interessi collettivi e di chi non ha voce, dai poveri alla natura. ‘Uscire dai combustibili fossili è inevitabile’, dice Guterres: perché sia un percorso veloce, come la comunità scientifica indica per affrontare la crisi climatica, e porti nuove opportunità, la transizione va accompagnata da governi davvero indipendenti e custodi dell'interesse generale.  Il nostro lavoro è appena iniziato e continua in Italia”.

foto Martin Harvey - WWF